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lunedì 3 novembre 2014

Alla Ricerca di un SPA , ecco cosa dovete sapere per scegliere al meglio

 
Con gli amici più cari . Con il partner per un weekend romantico. Da soli per staccare con tutto e con tutti. Un soggiorno in una spa è una delle esperienze che fanno meglio al buonumore, la stanchezza va via e le pile tornano a caricarsi. Sempre che qualcosa non vada storto.
 

Alla ricerca di una SPA ci sono cose da sapere per non rimanere delusi.




 
Se il wellness centre non corrisponde alle aspettative, allo stress si aggiunge pure la rabbia.
D'altronde non tutti i centri sono uguali e ognuno offre servizi a seconda delle esigenze dei propri clienti. Ovviamente a fare la differenza è il costo, anche se con budget ridotti si possono comunque trovare soluzioni soddisfacenti e, se si è fortunati, addirittura ottime occasioni.
 
La prima cosa da fare prima di prenotare è quindi passare qualche ora a confrontare prezzi e servizi e a leggere sui siti specializzati le recensioni degli utenti: anche se sono un po' falsate (sia in positivo che in negativo) possono comunque essere un buon ausilio per farsi un'idea.

Le caratteristiche da tenere a mente prima di scegliere una spa sono cinque e, tranne l'igiene, sono tutte molto soggettive, ma vale la pena analizzarle bene per non ritrovarsi in un ambiente "ostile".
 
Lo stile. L'atmosfera è un elemento chiave nella scelta della spa perfetta. Quando si visita un centro benessere bisogna saper "ascoltare" bene le prime sensazioni che si provano: le luci, gli odori e i suoni dovrebbero subito dare un'idea di relax. Se il personale vi sembra nervoso e scortese, salutate all'istante: sarà difficile che sia in grado di farvi rilassare. Mettendo piede in una spa si dovrebbe avere l'impressione che i problemi restino fuori la porta perché si sta pagando non solo per i servizi offerti ma anche per essere un po' coccolati.

 
L'igiene. Un ambiente estremamente pulito è indicativo di una buona gestione del centro benessere. Una candela profumata che copre gli odori certamente non basta: la biancheria deve essere disinfettata, la pulizia degli ambienti umidi continua e non possono essere ammessi angoli polverosi e neanche attrezzature e mobili sbeccati.

 
I servizi. Negli ultimi anni l'aumentare vertiginoso della richiesta ha fatto sì che ogni spa abbia moltiplicato le proprie offerte, anche oltre ciò che sa fare davvero bene. A chi vuole provare un nuovo centro benessere conviene prenotare un servizio base, come per esempio una manicure. Se si resta soddisfatti si può tentare con trattamenti più avanzati. Il personale deve riempire il cliente di attenzioni, farlo sentire una star. Se invece è frettoloso e distratto è meglio andar via e lasciarlo ai suoi pensieri.

 
Gli appuntamenti. Una pausa benessere non deve diventare fonte di altro stress per cui è bene prendere appuntamento quando si è certi di avere un po' di tempo libero: non inserite un massaggio tra un colloquio con i professori di vostro figlio e la riunione di condominio. Detto questo anche il centro benessere deve far attenzione a non farvi attendere troppo rispetto all'orario stabilito e soprattutto deve evitare di mettervi fretta.

 
Il costo. Spesso i centri benessere usano nomi diversi per indicare medesimi trattamenti e questo rende piuttosto difficile il confronto diretto dei prezzi. Se si decide di entrare in una spa non sono però i cinque euro a fare la differenza quanto piuttosto la competenza del personale nel praticare massaggi e trattamenti. Il passaparola tra amici è spesso il modo migliore per scegliere il centro davvero giusto.

 fonte: http://lifestyle.tiscali.it


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Buona Ricerca !

 
 

lunedì 27 ottobre 2014

Caffè verde o Caffè crudo: Fa dimagrire accelerando il metabolismo

Il caffè verde crudo, che non ha subìto alcun processo di torrefazione, si distingue da quello classico per: aspetto, aroma, sapore e caratteristiche nutrizionali; l'unica proprietà comune tra il caffè tostato e quello verde crudo è la presenza di caffeina.
 
 



Preparazione della bevanda a base di caffè verde crudo: il caffè verde crudo viene utilizzato analogamente a quello tostato; ovviamente, utilizzando i semi INTERI di coffea (arabica o robusta), si rende necessario polverizzarli con un mortaio ed utilizzarne il ricavato mediante infusione; questa, per essere efficace senza impoverire la bevanda, deve avvenire ad una temperatura di 80°C per un tempo sufficiente alla diffusione nutrizionale.
 
 

Caffè verde crudo: fa dimagrire?
Perché il caffè verde crudo "dovrebbe" far dimagrire?
Come anticipato, il caffè verde crudo (così come quello torrefatto) contiene caffeina, una molecola frequentemente utilizzata in ambito dimagrante per le sue interazioni con il tessuto adiposo.

La caffeina, nervino stimolante appartenente alla famiglia delle metilxantine(1,3,7-trimetilxantina), possiede un effetto positivo sia diretto che indiretto sullo smaltimento del tessuto adiposo umano; quello diretto consiste nella capacità di promuovere la liberazione degli acidi grassi dal deposito al circolo sanguigno, mentre quello indiretto si manifesta con lo stimolo secretorio di catecolamine (adrenalina, noradrenalina) le quali, a loro volta, intervengono sul tessuto adiposo facilitando la lipolisi ed iper-attivando alcuni meccanismi fisiologici o distretti specifici (aumento pulsazioni cardiache, aumento flusso coronarico, maggior reclutamento muscolare nello sport, maggiore stimolazione nervosa ecc). Ovviamente, pur vantando caratteristiche simili (… che a dirla tutta, meriterebbero d'essere "quantificate"!), per essere efficace, la caffeina DEVE essere assunta in presenza di altri due fattori essenziali:

  • Regime calorico moderato
  • Consumo energetico elevato
Se ne evince che la caffeina enfatizza gli effetti dimagranti della dieta e dell'attività fisico/motoria ma senza conferire alcun dimagrimento apprezzabile indipendente.
 
Caffè verde crudo: fa dimagrire
Perché il caffè verde crudo è migliore del caffè tradizionale per dimagrire?
A dir il vero, il caffè verde crudo contiene meno caffeina (ed in forma legata all'acido clorogenico, originando il clorogenato) rispetto al caffè tostato.
La forma chimica e complessa della caffeina contenuta nel caffè verde crudo ne riduce i tempi di assorbimento, dilazionandone la concentrazione ematica in maniera progressiva; ciò significa che, contrariamente al caffè torrefatto – il cui contenuto in caffeina dopo l'ingestione viene assorbito entro 30-40' minuti, al seguito dei quali comincia la relativa metabolizzazione epatica e lo smaltimento renale – il caffè verde crudo consente un ingresso in circolo più moderato della caffeina MA anche una maggior emivita della stessa.
Pare che, in virtù di quest'ultima caratteristica, il caffè verde crudo risulti più indicato nella dieta dei soggetti iper-sensibili alla caffeina che, se introdotta con la bevanda tradizionale, spesso determina effetti collaterali tipo: iper-attivazione nervosa, tachicardia, diuresi, diarrea, insonnia ecc.


 
 

In sintesi, il caffè verde crudo si avvale di:
  • Un assorbimento più lento
  • Una metabolizzazione ed uno smaltimento meno efficaci, con maggior emivita della molecola
  • Minori effetti collaterali.
Tuttavia, in base agli studi effettuati sulla caffeina negli atleti, è emerso che questa metilxantina, pur essendo rapida da assorbire, dimezza le proprie concentrazioni sanguigne nell'arco di 3-6 ore; ovviamente anche quest'affermazione andrebbe presa "con le pinze", poiché gli effetti del metabolismo sulla caffeina dipendono da: dose, attività fisica, assuefazione dell'organismo alla molecola, soggettività (genetica), sesso, età ecc., tutte variabili che determinano un range di farmacocinetica pari a 3-7 ore.
Inoltre, non è ben chiaro se la rilevazione fosse stata eseguita sulla caffeina propriamente detta o anche sui suoi meta-cataboliti (teombrina, teofillina ecc); in conclusione, la velocità di assorbimento della caffeina nel caffè classico (30-40') non sembra accelerare sempre in maniera così rilevante lo smaltimento ematico del nervino, vanificando (a mio avviso) parte delle motivazioni che giustificano l'utilizzo del caffè verde crudo in sostituzione a quello torrefatto, anche se ciò non ne preclude la scelta in soggetti più sensibili di altri o in contesti preventivamente determinati.

Altri motivi per scegliere il caffè verde crudo…
Oltre ad essere una fonte di caffeina a lento assorbimento, il caffè verde crudo possiede numerose proprietà degne di nota alle quali, tuttavia, deve essere attribuito il giusto "spessore" nutrizionale.
Di certo, il maggior vantaggio del caffè verde crudo rispetto a quello torrefatto è il pH; mentre la bevanda tradizionale è fortemente acida (3-3,5), quella ottenuta dai semi non lavorati (avendo un pH medio pari a 5) risulta decisamente più vicina al neutro e vanta un impatto differente (meno lesivo) sulla mucosa gastrica e sul PRAL.

 

Il caffè verde crudo è considerato anche un fitocomplesso, poiché la composizione e l'associazione dei suoi vari elementi risulta metabolicamente più efficace rispetto all'assunzione delle singole molecole. Tra queste ricordiamo:
  • Polifenoli: antiossidanti (prevalenza di acido tannico)
  • Acido ferulico: antiossidante, probabile molecola anti-gottosa, interferisce con la sintesi dei leucotrieni (pro-infiammatori)
  • Acido clorogenico, estere dell'acido caffeico con l'acido quinico: antiossidante e anticancro
  • Alcuni minerali e vitamine idrosolubili (gruppo B)






fonte: www.my-personaltrainer.it




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